LA MACCHINA DELL’ETERNITA’ – Mark Clifton & Frank Riley
– 1954 – Premio Hugo 1955 – Collana Nord Cosmo Oro n°88 – Gennaio 1988
ATTENZIONE: da questo punto in avanti, spoiler!
Un servomeccanismo per l’industria aeronautica viene
sviluppato al punto tale da diventare un Super Computer. Le potenzialità della
nuova macchina, affettuosamente soprannominata Bossy (nomignolo usato dai
bambini americani per indicare una mucca), sono intuite dal giovane studente
Joe Carter il quale, insieme agli scienziati sviluppatori del congegno, sta
fuggendo per potyre sperimentare la macchina lontano dagli occhi indiscreti dei mass media e del
governo. In questo verranno aiutati da Carney e Mabel, anziuana coppia dal
torbido passato, e dal magnate dell’industria Kennedy. Bossy viene sperimentata
in clandestinità su Mabel la quale riceverà il dono dell’immortalità,
ringiovanendo miracolosamente nel giro di pochi giorni, grazie ad un mix di
plasma e di apertura mentale nei confronti delle domande poste
dall’apparecchiatura. Il risultato finale comprende quello che il giovane Joe
si aspettava, come unico telepate del pianeta: Mabel, oltre a ringiovanire,
acquisisce facoltà telepatiche. L’immortalità, ovviamente è ricercata da tutta
l’umanità e Kennedy riesce a manovrare mediaticamente l’opinione del mondo
intero fino ad una dimostrazione publica delle capacità di Bossy. Uno dei due
scienziati si sottopone al trattamento. Davanti a miliardi di persone in diretta
tv, l’esperimento fallisce miseramente. Solo una mente aperta può ambire
all’immortalità. Carney sarà il secondo successo di Bossy. Nel frattempo,
Kennedy riuscirà ad intuire le nuove capacità telepatiche di Joe, Mabel e
Carney, tenedole ben nascoste al resto degli interessati. Scoperto l’arcano per
il buon funzionamento della procedura, a questo punto il mondo intero e pronto
a ricevere l’immortalità dalla macchina. Le autorità mondiali, politiche,
governative e private vorrebbero impossessarsi di Bossy per i loro scopi ma
Kennedy e i suoi collaboratori riusciranno a resistere e a produrre a livello
industriale la “Macchina dell’eternità” lasciando all’umanità la facoltà di
decidere sul suo utilizzo, su scala planetaria.
Nessun commento:
Posta un commento